LAVORO INDIVIDUALE E LAVORO DI GRUPPO
Lo studio �, prima di tutto, un'attivit� personale: � vero che ci sono
parti dello studio che si possono fare in due o tre compagni (come la
raccolta di materiale e di informazioni per una ricerca, oppure alcuni
esercizi di matematica o di lingua straniera, o anche la ripetizione di
un argomento studiato); ma la parte che riguarda la comprensione, la
memorizzazione e l'approfondimento di un argomento richiede prima di
tutto lo sforzo individuale di ciascuno di noi. Io
posso collaborare con gli altri se ho almeno le basi per confrontarmi
con loro, se ho alcune conoscenze dell'argomento di cui si tratta, se
ho gli strumenti necessari.
Se voglio fare con un compagno un esercizio di coniugazione del verbo
"spingere", devo prima averlo studiato almeno un po': altrimenti
copier� soltanto la coniugazione che fa il mio compagno. Se nessuno
dei due l'ha studiato nemmeno un po'...allora lavoreremo entrambi sul
"vuoto" e sar� impossibile concludere il lavoro! Oppure sar� necessario
studiarlo insieme: ma ciascuno dovr�, in ogni caso, memorizzare quel
verbo nei propri magazzini della memoria...
La collaborazione vera nasce da alcune basi comuni: altrimenti ci sar�
solo qualcuno che imposta e progetta il lavoro e gli altri che eseguono
(o, peggio, che copiano il lavoro altrui).
Il lavoro di gruppo � pi� complesso del lavoro individuale: non solo
bisogna sapere che cosa fare, ma anche accordarsi con gli altri per
realizzare qualcosa di comune. Per questo bisogna essere preparati a
livello individuale.
MODALITA' DI LAVORO
Non tutte le persone sono uguali, ma alcune regole valgono sicuramente
per tutti quando si studia.
Ci vuole concentrazione, perci� tranquillit�: quindi TV spenta, massimo
silenzio nella stanza, mente sveglia e riposata (non studiare subito
dopo i pasti o quando sei stanco: o ti addormenti o ti innervosisci
e . . . non combini nulla di buono!). Inoltre non aspettare mai l'ultimo
giorno a disposizione, ma distribuisci bene e intelligentemente i tuoi
compiti e i tuoi impegni.
Alcune persone studiano meglio se hanno un sottofondo di bella musica:
ma deve essere piuttosto "delicata", a basso volume e non da . . . discoteca!
(ritmi troppo veloci e marcati e troppa batteria non sono molto adatti . . .).
Inoltre ho sperimentato che le canzoni possono distrarti, perch� hanno
delle parole, mentre la sola musica strumentale ti pu� fare da buon
accompagnamento, ma non disturba la tua concentrazione. Ti consiglio di
provare con Mozart, Vivaldi e Bach (che non tradiscono mai !). Io ho
sperimentato questo sistema con i miei alunni anche durante le
verifiche in classe e i risultati sono stati soddisfacenti!
Battisti |